VOCES DESDE EL TELAR Y UN PERCHERO

Elisa Constanza Zamora Pèrez, Voces desde el telar y un perchero. Voci dal telaio e un attaccapanni. Traduzione di Brigidina Gentile, bubok e. 2013

Un telaio per raccontare e non aspettare

A CHI? studenti e studentesse dai 15 in su e soprattutto alle e ai docenti che se fanno un laboratorio teatrale, finalmente hanno un testo nuovo e originale da far rappresentare: gli studenti inevitabilmente interpreteranno l’attaccapanni e il telaio.

PERCHE’? E’ bello sentirsi parte di una genealogia femminile

Delicato e forte insieme questo cammeo di drammaturgia spagnola, tradotto con raffinato sentire di donna. Una voce fuori scena accorda cinque singole voci di un universo femminile; un affresco potente che si stacca dall’immaginario classico maschile.  Penelope fugge dal suo telaio e trova la libertà ” e i miei piedi si muovevano al ritmo compassato del telaio (…) La saggezza mi è servita per tessere la mia felicità”; Ipazia aspetta il suo destino mentre continua a guardare le stelle ed il suo corpo  è parte già del cielo; la Giullaressa ricorda al re Alfonso X detto il saggio , un tempo suo amante,  che lei è una donna libera, istruita e lui un vile sotto la pressione di un chierico infuriato che chiama le donne “ porte dell’inferno”; Suor Juana Ines de la Cruz non si dà pace a dover soffocare il suo desiderio di leggere e di sapere,  in nome di Dio. “Ma perché si devono indurre al silenzio tante donne oneste e votate alla scienza? “ E si allontana ripetendo come una litania i versetti del misogino san Paolo: Mulieres in Ecclesis taceant, non enim permittitur eis loqui (Le donne nelle  Chiese tacciono, perchè a loro non è permesso parlare).  La quinta e ultima voce è quella di una donna cubana che fa la rivoluzione con gli uomini, pensandone un’altra, quella per la cultura, per l’alfabetizzazione, per un mondo migliore. In questa rappresentazione di grande sintesi, il tenace e guerriero  spirito delle donne  trova la sua armonia.

Stefania Zambardino

Docente di materie letterarie in un liceo romano, bibliotecaria, curatrice di una rubrica on line “Leggerete” di studi di genere, appassionata femminista umanista informatica, immersa nel mondo dei libri e degli ebook.

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