Racconti di Scuola

NON BRUCIAMO IL FUTURO

Rossano Ercolini, Non bruciamo il futuro, Garzanti, 128 p.

Maestro di giorno e attivista di notte

A CHI? studenti e studentesse dai14 in su /alle e ai docenti

PERCHE’? Solo un maestro di scuola elementare poteva scuotere dalle fondamenta una politica miope ed una mentalità oscurantista.

E’ stato un incontro insolito quella della mia classe con Rossano Ercolini, eravamo alla trasmissione Pane quotidiano di Concita De Gregorio(andrà in onda il 10 aprile alle 12,45 su rai3) e  avevamo letto tutte e tutti il libro Non bruciamo il futuro, ma questa volta avevamo l’occasione di fare domande direttamente  all’autore. Il “maestro di giorno e l’attivista di notte” , come si definisce lui stesso, sia con le parole scritte sia con la voce trasuda passione. Ha fondato l’associazione Rifiuti zero e con una capillare campagna di sensibilizzazione ha ottenuto dei risultati inaspettati, non ha fatto costruire l’inceneritore a Capannori (Toscana) ,paese in cui  la raccolta differenziata arriva oggi all’82 per cento, con punte del 90 ed  è diventato presidente di ZeroWaste Europe.  La sua vittoria più grande è aver ricevuto  il Goldman Enrivonmental Prize 2013 che può essere definito un “Premio Nobel per l’ambiente” .

Il libro si apre con la narrazione  della telefonata che riceve a scuola e in cui gli viene comunicata la notizia del premio. Il 18 aprile 2013 Ercolini incontra Obama e, grazie al premio, il suo progetto e le sue campagne ambientaliste iniziano ad avere risonanza.  Dopo 10 anni di battaglie, le istituzioni iniziano ad ascoltare, sono più di 120 i Comuni impegnati nella raccolta differenziata e, cosa sorprendente, il pregiudizio sul sud sempre  in ritardo è crollato, tra i comuni virtuosi troviamo Salerno con il 70% e , incredibilmente, Scampia, quartiere di Napoli, al 68%

Non rifiuti, ma scarti, non immondizia, ma ricchezza, non sacco nero, ma sacchi colorati. La differenziata è il futuro contro l’inquinamento, è la responsabilità di ognuno di noi. E’ una battaglia culturale, una rivoluzione che può e deve partire proprio dalla scuola e dall’educazione. Nella seconda parte del libro c’è un decalogo molto prezioso che tutti e tutte dovremmo leggere e seguire.

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