IL LIBRO DI JULIAN. A WONDER STORY

– di R.J. Palacio, Giunti 2015 – 

A CHI? Soprattutto a chi frequenta la prima o la seconda media, è maschio, ha già letto Wonder.

PERCHE’? Per leggere la stessa vicenda narrata in Wonder ma, questa volta, vissuta dalla parte di Julian, il bullo che perseguita August. Per imparare che l’empatia è la migliore risorsa per mettersi nei panni degli altri e comprenderli.

IL LIBRO: Il libro racconta la storia di un ragazzino di nome Julian che frequenta la scuola media dove, a un certo punto dell’anno, arriva un nuovo compagno di nome August (chiamato Auggi) che ha il viso deforme a un punto tale che ricorda a Julian gli incubi che faceva da piccolo. Quindi Julian comincia a prendere August in giro, a perseguitarlo e per questo comportamento il signor Kiap, il preside della scuola, espelle Julian.  Egli è un ragazzino fortunato, a scuola è bravo e ha una famiglia affettuosa, ma il suo comportamento superficiale non gli permette di capire la situazione difficile del compagno August e lo farà soffrire per questo.

Del libro mi è piaciuto il finale perché Julian chiede scusa ad August mandandogli una lettera, però lo fa dopo un bel po’ di tempo.

Questo libro è stato scritto bene, ma è un po’ difficile da capire perché utilizza parole complicate, la storia è sorprendente e originale, invece il ritmo  è scorrevole.

La frase che mi ha colpito di più è detta da Julian alla madre e si trova a pagina 30: “Non riesco a sopportarlo, mamma”. Ho scelto questa frase perché Julian con sincerità dice alla madre di non riuscire a tollerare il compagno di classe e invece no, sbaglia, perchè si devono accogliere tutti, specie coloro che hanno una disabilità.

Io il finale lo cambierei e scriverei che Julian va da August e gli chiede scusa di persona perché, mandando una lettera, uno non può essere diretto e sincero fino in fondo, invece se si comunicano le stesse parole a voce, si riesce a rassicurare di più l’altro.

Io, a questo libro, do 10 perché ti invita a fare amicizia con chi magari tieni lontano perchè ti pare diverso e impari anche a non prendere in giro nessuno.

Io metterei un sottotitolo a questo libro:”IL BULLISMO FERISCE”.

Marco Benedetti – 1^ A- SMS “Dante Alighieri” di Pero (Mi)

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Cristiana La Capria

Insegna appassionatamente lettere in una scuola secondaria di secondo grado. Si interessa di pedagogia delle differenze e studia il potenziale educativo di cinema e narrativa. Si occupa di formazione degli insegnanti. Scrive saggi e ultimamente testi di narrativa.

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