UN FANTASTICO DIARIO: LA STORIA DI MINA DI DAVID ALMOND, SALANI EDITORE

Le classi seconde (sezioni A, F, H, O, P) della Scuola Statale Secondaria di primo grado “Giacinto Diano” di Pozzuoli hanno partecipato al Progetto “Lettori in gioco”. Un torneo di lettura, svolto anche in altri anni, che quest’anno, per ovvie ragioni, non si è concluso con la canonica sfida tra classi. Gli alunni che hanno partecipato al progetto, durante l’anno, si sono immersi nella lettura di vari romanzi di autori classici e contemporanei appartenenti a generi diversi: comico-umoristico, horror, giallo e diaristica. A fine anno ai ragazzi è stato chiesto di recensire alcuni dei libri che li avevano maggiormente coinvolti. Presentiamo qui di seguito gli elaborati selezionati dai docenti di Approfondimento che hanno collaborato al progetto, Francesco Saverio Annunziata, Luisa De Rosa, Anna Florena e Susy Scotto di Carlo, e dai docenti referenti, Daniela Contrada e Giuliana Manna.

Ecco le recensioni di un romanzo per ragazzi dai dodici anni: David Almond, La Storia di Mina, Salani Editore. Il libro di Almond, che mette al centro un grande tema: la diversità, ha riscosso un notevole successo, soprattutto tra le nostre giovani lettrici, che sono rimaste affascinate dal mondo interiore della piccola protagonista. Al libro sono stati attribuiti voti molto alti, tuttavia non sono mancati pareri discordanti.

Buona lettura!

La storia di Mina, recensione di Benedetta Bilardi, Classe II H

Il libro, pubblicato nel 2010 in inglese (originale) e nel 2011 in italiano, è un romanzo sotto forma di diario scritto da David Almond (15 maggio 1951), uno scrittore inglese, specializzato nella narrativa per ragazzi. Da piccolo amava la biblioteca ed è sempre voluto essere uno scrittore, si è laureato in letteratura inglese ed americana ed ha ricevuto moltissimi premi.

La storia

Inghilterra, anni novanta del XX secolo. “Mina è stramba”, “Mina è pazza” questo le dicono i suoi compagni di classe; in realtà è solo una ragazzina che non ha trovato il suo posto nel mondo, che si immerge nelle sfide e non dipende dagli altri, ma solo da se stessa. Mina non è ancora pronta per spiccare il volo, nessuna scuola è adatta a lei, lì sarebbe solo Mina senza il suo albero, la sua casa, il suo uccellino ed il suo gatto Bisbiglio. Mina è tutta da scoprire: sensibile, complessa, ma anche semplice! Il tema principale è quello adolescenziale, dove una ragazzina riporta i suoi pensieri e le sue sensazioni a contatto con il mondo.

La protagonista

Mina è la protagonista, i suoi migliori amici sono il gatto e l’uccellino. Come poter definire una ragazzina con così tanti aspetti ed emozioni con una parola di quattro lettere “M-I-N-A”: una ragazza che aspetta di spiccare il volo, ma con le sue sole ali, che non si spezzeranno finché raggiungeranno il massimo. Anche la mamma è un personaggio molto importante perché aiuta Mina a realizzare i suoi sogni. Altri personaggi sono il padre ed il nonno che Mina incontra nell’oltretomba, ed il vicino di casa.

Il voto

Una parola per descrivere questo libro: ”MERAVIGLIOSO” in tutto e per tutto, come la sua protagonista, ovvero Mina. Una scrittura autobiografica con tratti parossistici che mimano in tutto e per tutto l’essere ragazzi e ragazze come Mina. Questo è un libro da leggere per entrare nel nostro mondo, quello degli adolescenti, tramite un dialogo intimo, confidenziale, quasi segreto che nessuno avrebbe il coraggio di scrivere a parte Mina! Il voto è 10.

La storia di Mina, recensione di Claudia Sciarné, Classe II P

La storia

Una storia diversa dalle altre, innovativa e “pazza”. Mina si imbatte sempre in situazioni bizzarre, un po’ come lei, ma è proprio questo che la rende unica. Questo libro prende la piega di un vero è proprio diario personale dove Mina si sfoga e con il quale si confida e giorno per giorno ci racconta la sua storia. Insomma anche qui l’autore, David Almond, non ci ha delusi.

La protagonista

Mina è una ragazzina sovversiva e “pazza” che ama gli uccelli e la notte ma odia andare a scuola per un semplice motivo: lì non si sente libera di esprimersi e di raccontare storie come piace a lei, saltando le scalette date dalle insegnanti, non si sente libera di giocare con le parole e di ridere con esse.

La citazione

Una frase molto bella del libro che mi ha particolarmente colpita è quella in cui lei descrive gli uccelli, animali che lei ama e che la incuriosiscono maggiormente: “Riposano ondeggiando nelle dolci ore notturne in volo”.

La scena

La scena che mi ha colpito di più è stata quella in cui Mina parte per una nuova avventura alla Corinthian Avenue, dove conosce nuovi amici. Questa scena mi ha entusiasmata perché mi ha fatto ricordare di quando dall’asilo passai alle elementari e mi ha fatto tornare in mente amici e ricordi.

Il voto

A questo racconto do il massimo: 10, mi ha totalmente portata con sé e credo che in ognuno di noi ci sia una Mina, perché dentro Mina ho trovato un po’ di me. Altri libri mi hanno colpita ma nessuno come questo, Mina mi si è infilata sottopelle, c’è ancora e credo che non se ne andrà, perché una storia del genere insegna tanto anche non conoscendo benissimo Mina, si riesce ad amarla e apprezzarla così com’è. Certe cose le tengo per me, altre non le so spiegare perché sono troppo strane ma questo libro non può non essere raccontato…

 La storia di Mina, recensione di Gaia Serao, Classe II P

La storia

Il libro racconta di una ragazzina, Mina McKee, che un giorno decide di iniziare a scrivere un diario che considera come il suo migliore amico. Mina non riesce a relazionarsi con gli altri bambini della sua età perché alcuni, anzi quasi tutti, la considerano “pazza” persino la sua maestra, la maestra Scullery; infatti, dopo alcuni anni trascorsi nella sua scuola, la Saint Bede, non si trova più bene e così inizia a studiare a casa con la sua mamma, l’unica persona della sua famiglia. Tutto d’un tratto, però, le cose iniziano a cambiare e si riveleranno stupende…

La protagonista

Mina è una ragazzina che adora la notte, come racconta anche nel suo diario, la creta e il suo albero, dove si rifugia per osservare il mondo al di fuori della sua casa. La paura più grande è quella di farsi nuovi amici ed è perciò che non si accorge di tutte le persone che la circondano e che le vogliono bene, che l’accettano per quella che è e che la capiscono. Un giorno però supera questa “paura”, anche grazie al suo diario, che l’aiuterà a riflettere e le darà il coraggio di presentarsi al suo nuovo vicino.

La citazione

La frase che mi ha colpito di più leggendo questo libro è: “A volte guardo il mondo e mi stupisco per il fatto stesso che ci sia qualcosa”. Credo che questa frase, seppur breve, sia molto bella e significativa allo stesso tempo; penso che Mina, con questa frase, si riferisca a quei momenti in cui si siede sopra al suo albero e sta ore ed ore a guardare il mondo riflettendo e meravigliandosi per il semplice fatto di saper che nel mondo c’è vita.

La scena

Senza alcun dubbio la mia scena preferita è l’ultima, quando Mina trova il coraggio e va a conoscere il suo nuovo vicino; quando la porta si apre e lei, con un gran tono di voce, dice: “Mi chiamo Mina”. Adoro questa parte perché Mina, dopo il suo continuo isolarsi, si sente finalmente pronta ad aprirsi agli altri e ci riesce solo con la sua forza di volontà e grazie al suo coraggio, ed è così che riesce a liberarsi di un peso che, per lei, era come una montagna insormontabile.

Il voto

A questo libro do come voto un 9, e non un dieci, per il fatto che alcune scene si ripetono un paio di volte, ma, oltre a questo, il libro è fantastico e mi ha trasmesso un turbine di emozioni che pochi libri mi hanno comunicato. Il libro ha come tema principale l’amicizia e all’interno ci sono anche dei giochi di parole che lo rendono più divertente ed interessante. La lettura di questo libro mi ha insegnato a superare le mie paure e ne vado fiera, in primo luogo per me stessa. Adesso, guardandomi indietro, vedo l’ostacolo che sono riuscita a superare e che prima mi sembrava così grande e posso dare un segnale alle persone che, a volte, mi scoraggiano. Se volete provare delle sensazioni uniche, vi consiglio di leggere questo libro e vi assicuro che non ve ne pentirete.

La storia di Mina, recensione di Claudia Molino, Classe II P

La storia

Questa è la vita di Mina una ragazza solare, vivace, creativa, ribelle e coraggiosa. Nei momenti di riflessione, si arrampica su un albero situato nel giardino e si immerge nei suoi pensieri, riflette sul fatto che forse anche lei, come tutti gli altri suoi coetanei, dovrebbe tornare a scuola e pensa a suo padre nell’aldilà. Tutti i suoi pensieri vanno a finire nel suo diario. Ci si deve preparare prima di entrare nella vita di Mina perché è piena di sorprese e sa vivere la vita al massimo.

La protagonista

Mina è una ragazza molto fantasiosa, non va a scuola perché ha delle difficoltà nel leggere e per questo motivo i professori e il preside la prendono di mira e studia in casa con la sua amata mamma. Mina è definita pazza per la sua euforia ed ama molto “gli strudelini ai fichi”, una merenda che gli preparava la mamma.

La citazione

Una citazione di Mina che mi ha colpito è: “La perfezione è vuota”. Mina sostiene che il mondo non è perfetto e accadono cose ingiuste come guerre, carestie e morti, senza nessuna ragione, ma la perfezione è noiosa e questo mondo orribile è meravigliosamente bello.

La scena

Mi è piaciuta molto la scena in cui Mina, anche se è spaventata, decide di entrare nella galleria dei minatori pensando che fosse l’entrata dell’aldilà, in modo da poter raggiungere il padre. Incontra un gatto che chiama Jasper, ma poi vede un cane che ringhia all’ombra di una figura sconosciuta. Dopo essersi chiesta chi fosse questa figura misteriosa, Mina fugge. Questa scena mi ha colpito, perché io non sarei mai entrata in una galleria buia ed abbandonata, ma Mina, anche se sapeva che fosse un’illusione, aveva sempre la speranza di rincontrare suo padre.

Il voto

A questo libro do come voto 8, perché mi ha entusiasmato la personalità di Mina e la sua felicità, nonostante il padre non sia al suo fianco e il fatto che non vada a scuola. Da questo libro ho imparato che bisogna sempre essere forti, nonostante le disgrazie della vita e che non bisogna mai arrendersi davanti alle ingiustizie.

La storia di Mina, recensione di Marika Forte, Classe II F

La storia

Questa storia parla di una bambina di nome Mina che vive sola insieme alla madre perché le è morto il padre. Mina viene definita ”strana” dai compagni di classe e dalle insegnanti per il suo modo di uscire dalle righe, quindi decide di lasciare la scuola e rimanere a casa a studiare insieme alla madre. Per un breve periodo di tempo dovette andare in una scuola ma la madre decise di riportarla a casa. Mina passa la maggior parte delle sue giornate sull’albero di casa sua a spiare i nuovi vicini e le strade del suo quartiere. Mina continua a scrivere le sue storie e quello che pensa sul suo diario.

Il protagonista

La protagonista è una bambina di nove anni di nome Mina. È magra e minuta con capelli corvini, un viso molto pallido e gli occhi scintillanti. Le piace molto la notte ed è una ragazza solitaria forse è proprio per questo che viene definita “strana” ma a me personalmente questo lato di lei piace moltissimo.

La citazione

La frase che mi ha colpito di più è la seguente: “Sotto il cono di luce brilliamo come stelle, come mosche, come granelli di polvere”. Questa frase mi ha colpito perché rappresenta in pieno quello che passa per la mente di Mina ovvero che noi sotto il cosiddetto “cono di luce” siamo piccoli come stelle, come mosche o come granelli di polvere.

La Scena

La scena più bella secondo me è quella in cui la mamma di Mina inizia a parlare di reincarnazioni e le spiega una nuova parola ovvero: METEMPSICOSI. Ella sentendo questa nuova parola pensa subito a suo padre e in che animale si sarebbe potuto reincarnare, infine optò per un cavallo perché è un animale forte, veloce, bello e fiero proprio come lui. Questa scena mi è piaciuta perché ho gradito molto che a un certo punto della storia Mina inizia a riparlare del padre anche se non c’è più da tempo, quindi fa vedere anche il suo lato dolce e tenero.

Il voto

A me personalmente non è piaciuto particolarmente questo libro, soprattutto perché non sono riuscita a capire cosa volesse trasmettere l’autore. Dopo aver scritto questo, do a questo libro un 6, perché non ho trovato solo aspetti negativi ma anche aspetti positivi. Uno di questi è che Mina è una ragazza molto piena di sé, ha anche una caratteristica molto importante ovvero quella di “fregarsene” degli altri e dei loro pareri.

La storia di Mina, recensione di Mayra Aurigemma, Classe II H

“La storia di Mina” è un romanzo Di David Almond, edito in lingua originale nel 2010 è in italiano nel 2011, è il diario personale di Mina, uno dei personaggi di Skellig, il primo romanzo di David Almond. Egli è uno scrittore inglese, nato a New Castle nel 1951. È considerato uno dei più grandi e autori inglesi della storia ed è specializzato nella narrativa per ragazzi. I suoi scritti hanno, come tema principale, la natura, la relazione tra gli opposti, come ad esempio la vita e la morte ed il difficile processo di crescita degli adolescenti. Per giunta David è stato notevolmente ispirato dal poeta William Blake. L’autore esprime attraverso “La storia di Mina” anche se stesso.

La storia

Nel romanzo vediamo emergere lo sfogo, sia grafico che verbale, di una ragazzina, che vuole esprimere i propri pensieri e sentimenti in un diario. Alcune pagine del diario sono totalmente bianche, nere o con scritte senza alcun senso poiché, proprio come dice Mina, un libro non deve seguire uno schema ben preciso, ma deve essere inaspettato e coinvolgente. Mina ha una particolarità: odia andare a scuola. A scuola, Mina, non è libera di esprimersi e non può raccontare storie stravaganti e coinvolgenti ma bensì deve seguire una scaletta data dall’insegnante. Molte volte viene rimproverata dai docenti e così decide di studiare a casa con la madre. In questo modo, Mina si sente libera di poter esprimere tutto il suo mondo, a parole sue. In questo diario Mina racconta le sue giornate che siano belle, brutte, noiose o molto interessanti, passa dalle passeggiate con la mamma alla difficoltà di farsi degli amici e ai suoi pomeriggi in cui scrive poesie.

La protagonista

Mina è una ragazza stravagante e paradossale, dice e scrive ciò che pensa, sempre. Mina è una ragazza molto particolare, è stramba, indisciplinata, coraggiosa e ribelle. Passa le sue giornate su un albero ad osservare la gente che cammina allegramente sulle strade di Falconer Road, gli uccellini e tutta la natura al lei circostante. In questo luogo Mina riflette su vari argomenti, Dio, la vita, ma soprattutto sul dolore di una perdita. Mina sa infatti che, prima o poi, dovrà accettare la perdita del suo papà.

Il voto

A mio parere “La storia di Mina” è un libro molto particolare e appassionante: o lo si ama o lo si detesta. Per un libro di questo genere bisogna essere pronti e bisogna trovare il momento adatto, tuttavia, una volta entrati nel fantastico mondo di Mina si rimane affascinati ed entusiasti.

 

Daniela Contrada

Grafica pubblicitaria, storica dell’arte e restauratrice, ha operato a lungo nei rispettivi settori prima di dare sfogo alla sua creatività nell’insegnamento di materie letterarie presso la scuola secondaria di primo grado.

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