UNO SGUARDO RICCO DI UMANITÀ

-Vorrei condividere le parole di Massimo Nunzio Barrella, dirigente scolastico dell’Istituto Cadorna di Milano, come augurio per un anno scolastico valoroso. Per tutti e tutte. Buona lettura! –

 

Ricordo ancora la sera di anni fa, quando andai al cinema con amici per affrontare una prova di resistenza: vedere un film russo in lingua originale e in bianco e nero, con sottotitoli in italiano, che avevano il difetto però di essere così microscopici, che seguirli era un’impresa quasi eroica. Si trattava del film “Andrej Rublev” del famoso regista Andrej Tarkovski. Ricordo che apprezzai molto le immagini così belle e la bravura degli attori. Ammetto che gli ultimi venti minuti furono davvero duri per me, praticamente rapito da un sonno implacabile: la durata della pellicola sfiorava le 4 ore.

Ci sono state però delle parole in un dialogo di quel film, che hanno lasciato in me un segno incancellabile. Queste: “Tu lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco, non ce la fai più. E d’un tratto incontri tra la folla lo sguardo di qualcuno – uno sguardo umano – ed è come se ti fossi accostato ad un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice”.

Ho pensato subito a me, ai miei allievi, ai bambini e ai ragazzi che incontro a scuola, ma anche ai docenti e a tutto il personale che collabora con me. Da soli non possiamo far nulla; prima o poi ci stanchiamo, ci scoraggiamo, ci scontriamo con i nostri limiti ed errori. Così ci ritroviamo demotivati e forse anche un po’ arrabbiati, perché le cose non vanno quasi mai come vorremmo. Tutto ci sembra non avere senso.

Ma allora di cosa abbiamo bisogno per uscire da questa situazione? Che cosa è necessario? “Lo sguardo di qualcuno”, che però sia davvero “umano”, cioè attento, sensibile, pieno di amore e rispetto per la nostra persona, che ci stima, che crede in noi.

Non importa da dove arriviamo e che cosa abbiamo fatto o non fatto, perché uno sguardo vero e gratuito abbraccia di noi tutto il passato, il presente e il futuro. Che bello quando questo sguardo lo si intercetta in un insegnante: davvero tutto diventa più semplice a scuola e fuori. Ci sentiamo più liberi e assetati di vita piena.

Teniamo sempre spalancata la porta alla possibilità che uno sguardo così attrattivo e affascinante colpisca il nostro cuore e la nostra ragione. Tutto cambia. Ecco il mio augurio ai nostri allievi, alle famiglie e a tutta la comunità scolastica dell’Istituto.

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

   Massimo Nunzio Barrella   

Cristiana La Capria

Insegna appassionatamente lettere in una scuola secondaria di secondo grado. Si interessa di pedagogia delle differenze e studia il potenziale educativo di cinema e narrativa. Si occupa di formazione degli insegnanti. Scrive saggi e ultimamente testi di narrativa.

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