KOME UN KIODO NELLA TESTA. UNO SPETTACOLO SULLE DIPENDENZE

Lo spettacolo offre uno sguardo intelligente sul profilo delle varie forme di dipendenza che seducono e colonizzano la vita degli e delle adolescenti: alcol, sigarette, social network, videogiochi. Ho portato la classe III^A della scuola media “Dante Alighieri” di Pero al teatro Leonardo di Milano dove il lavoro, diretto da Valeria Cavalli, è stato messo in scena da alcuni interpreti di “Quelli di Grock”. Gli alunni e dalle alunne lo hanno seguito e poi ne hanno scritto una recensione. A loro la parola:

 

 

La scena che mi ha colpito di più è quella iniziale, perché i personaggi vestiti di nero lucido erano molto bizzarri. Il mio personaggio preferito è Riccardo perché fa tenerezza. La recitazione è buona e divertente. La musica è poco frequente e non l’ho trovata piacevole. Le scenografie sembrano improvvisate e poco curate. Il voto è 5 perché alcune battute sono volgari, i personaggi simulavano di bere alcolici ma accendevano davvero le sigarette che fumavano, rovinando l’aria che respiravamo in platea.

Mirko Benzoni

 

 

La scena che mi ha colpita di più è stata quella in cui Letizia invita a casa sua Tommy e Ricky con l’intenzione di bere e fumare molto ma, purtroppo, la serata non finisce bene perché Tommy non capisce più niente, Ricky perde conoscenza, lei si rende conto di ciò che sta succedendo e chiede aiuto ma nessuno può farlo. Mi ha colpito molto perchè fa vedere una delle conseguenze delle dipendenze e perciò tutto quello che può causare un semplice divertimento. Il mio personaggio preferito è Letizia, semplicemente per il fatto che è una ragazza, è giovane e mi fa intuire più facilmente il significato dello spettacolo perché la sento più vicina. Penso che il tema dello spettacolo sia ottimo per i ragazzi/e della nostra età, è adatto per farci ragionare prima di fare le cose, per divertimento e per farci notare dagli altri e per farci capire che tutto ciò che ci sembra insignificante può diventare qualcosa di veramente grave. Inoltre gli attori sono perfetti nel loro ruolo, simpatici ed esperti; le musiche sono adatte alle situazioni e accese nei momenti giusti; le scenografie inizialmente potrebbero non essere capite, ma alla fine sono funzionali, perciò anche quelle sono azzeccate. Il voto allo spettacolo è 9 perché mi è piaciuto l’argomento, il modo in cui è stato scritto perché è adatto a noi ragazzi e soprattutto il ritmo delle vicende non fa mai annoiare, c’è solo una parte che non mi è piaciuta che è quella in cui la ragazza entra in coma, perché secondo me dovevano rappresentare ciò che stava succedendo e non mettere solo le voci di sottofondo.

Martina Brigas

 

 

La scena che mi ha colpito di più è stata quella del dialogo tra Letizia e Riccardo che fa riferimento al padre sempre assente. Mi ha colpito perché mi sono rispecchiata in lui. Il mio personaggio preferito è Tommy di cui mi è piaciuto il suo carattere, il fatto che sembra tanto potente ma, in fondo, è insicuro. Mi ha fatto capire che non sempre ciò che si vede è realmente così. Ultimamente io cerco di essere meno dipendente. La mia dipendenza potrebbe essere il telefono, ma ho capito che i momenti della vita vanno vissuti e non condivisi sui social network o fotografati. Quando sono in giro con amici, mi da molto fastidio il fatto che non condividano il momento con la realtà, perciò preferisco stare da sola. La recitazione mi è piaciuta molto: ho trovato gli attori molto presi dallo spettacolo e dal pubblico, e anche molto preparati. Giulia (colei che interpreta Letizia) non sempre mi ha convinto, ma l’attrice ha anche detto che ha meno esperienza. Riguardo alle musiche le ho trovate tutte molto appropriate alla situazione. La scenografia non è appropriata. Per primo motivo perché non l’ho capita subito, in tanti momenti rappresentava più cose e l’ho trovato pesante. E poi, era spenta e banale. Il mio voto è 9. Ho dato questo voto perché il tema e il modo in cui l’autrice l’ha rappresentato mi ha convinto. Sono sempre stata presa dalle scene e non mi sono annoiata, ma la scenografia non mi ha convinta.

Giulia De Luca

 

 

La scena che mi ha colpito di più e stata quando il padre di Letizia ha scoperto che lei fumava e che aveva saltato alcuni giorni di scuola, senza che lui lo sapesse. Era un punto emozionante perché il padre parlava con una voce molto potente e non potevi sapere cosa avrebbe fatto o detto successivamente. Il tema mi è piaciuto molto perché quella delle dipendenze è una situazione molto diffusa. Questo spettacolo cerca di mostrare l’aspetto negativo delle dipendenze, che non vengono valutate perché penso che la maggior parte dei ragazzi voglia fare un lavoro facile, ben retribuito, senza studiare. Malgrado alcuni limiti, lo spettacolo è ben fatto, la musica non è troppo noiosa, anzi è molto ritmata, come piace ai giovani. Le scenografie non sono molte, sono semplici, singolari ma sono adatte allo scopo. La recitazione è divertente e interessante, gli attori hanno ben interpretato i personaggi e sono molto preparati perché è molto difficile recitare con un pubblico di giovani che chiacchierano quando si annoiano e ridono di più perché si emozionano più facilmente. Il mio personaggio preferito è Riccardo perché tra i tre amici è, come si direbbe, la pecora nera ed è molto divertente quando parla del suo gioco preferito e una parte molto carina è stata quando si è ubriacato ed è ritornato a casa con la gonna di Letizia. Come voto do 3½ perché il finale è stato noioso e un po’ confuso in più i personaggi con le giacche nere lucide non centravano molto. Anche se la storia è interessante, questa rappresentazione non la rivedrei.

Sara Cagnini

 

 

Mi ha colpito quando la ragazza è andata in coma etilico, perché è una scena toccante. Trovo che il personaggio del ragazzo che beve sia interessante e anche simpatico. Hanno affrontato un tema molto diffuso ormai di questi tempi, però mi è piaciuto. Recitazione: bella, quasi ottima! Musiche discrete, scenografia coinvolgente e adatta. Il voto è 6, mi ha soddisfatto la storia .

Riccardo Ferrari

 

 

La scena che mi ha colpito di più è quando la ragazza, dopo essere stata rimproverata, si è chiusa in camera e ha ricordato di suo nonno. Il mio personaggio preferito è Tommy, perché è il più simpatico e il più capace di fare ridere. La recitazione mi sembra ben interpretata, infatti i personaggi si sono veramente calati nel personaggio. La musica non mi ha colpito positivamente perché erano lontane dai gusti di noi giovani. Neanche la scenografia mi è parsa particolarmente efficace. Il voto è 7 perché lo spettacolo era piacevole, però non ho capito il senso della scena in cui la ragazza si spogliava.

Lorenzo Grassi

 

 

Quando Riccardo ha cominciato a fumare è la scena che mi è rimasta impressa. Perché non credevo che lui lo facesse. Letizia è il personaggio che preferisco, perché lei recitava bene la sua parte che mi ha convinto. Per m e non si dovrebbe cominciare a fumare, neanche a 18 anni. La recitazione è stata molto realistica e un po’ volgare, la musica non mi è piaciuta tanto, perché le canzoni erano molto lente e non erano coinvolgenti. E le scenografie erano molto semplici ma realistiche. Il voto è 4 dato che l’inizio lo trovato un po’ insensato, ma la fine mi è piaciuta.

Vlad Ionescu

 

 

Mi ha colpito molto la scena in cui Letizia è entrata in coma etilico perché il palco è diventato rosso e in sottofondo si sentivano le voci delle persone accanto a lei, ed era molto inquietante. Il mio personaggio preferito è stato Riccardo perché era molto buffo, tenero e ha raffigurato il problema di alcune persone che conosco, cioè stare sempre legati all’uso del cellulare o del computer. L’argomento trattato è molto significativo perché molti ragazzi hanno delle dipendenze: il fumo, l’ alcool, i social network etc. La recitazione è stata bellissima, sono stati molto bravi a recitare il loro ruolo nella storia, le musiche erano molto belle alcune erano anche significative, la scenografia mi ha colpito di meno perché era sempre uguale e non cambiava mai l’atmosfera. Il mio voto è 7; l’argomento trattato è molto toccante perché riguarda noi ragazzi. Però c’era odore di fumo in tutto il teatro e questo non mi è piaciuto.

Elena Iovino

 

 

La scena che mi ha colpito di più è stata quella in cui i tre ragazzi si sono divertiti a casa di Letizia. Il mio personaggio preferito è Riccardo, perché è molto divertente e, anche se beve, fa battute spiritose. A me lo spettacolo non è piaciuto molto, però ci sono state molte scene divertenti dove mi sono divertito. Il mio giudizio sulla recitazione è buono, per le colonne sonore non è molto buono ma abbastanza severo e per l’interpretazione devo ammettere che sono stati molto bravi e in grado di recitare bene, nonostante la parte fosse difficile. Il mio voto è 5½ perché ci sono state delle scene in cui mi sono annoiato e altre in cui mi sono sentito coinvolto.

Francesco Lecca

 

 

La scena che mi ha colpito di più è stata quando Letizia, senza il permesso dei suoi genitori, invita Tommy e Ricky a casa sua per una festa e Ricky si sente male. Questa scena mi ha colpito perché fa vedere che Ricky, non essendo abituato a bere e fumare, dopo un po’ si sente male. Il mio personaggio preferito della storia è sicuramente Letizia perché alla fine capisce che è sbagliato continuare a farsi del male. Secondo me il tema che affronta lo spettacolo è molto importante perché in molte parti i protagonisti hanno fatto vedere bene lo stato d’animo dei personaggi interpretati. La musica non mi è piaciuta moltissimo, la scenografia lasciava a desiderare perché non cambiava mai. Il mio voto è 6½ perché la storia è molto bella ma, secondo me, dovevano centrare di più l’argomento, cosa che non è stata fatta, inoltre non mi è piaciuto il fatto che gli attori fumassero davanti a noi.

Valentina Mussetti

 

 

La mia scena preferita è stata quando la ragazza entra in coma, perché è stata una situazione molto toccante e profonda.Il personaggio preferito è Riccardo perché secondo me è il personaggio più simpatico. Secondo me la sceneggiatura e la regia hanno fatto un buon lavoro. La dipendenza è una storia che anche oggi è molto diffusa, infatti molti ragazzi muoiono. Nella recitazione sono stati tutti molto bravi e hanno interpretato la parte in modo professionale. La musica è molto realistica e molto coinvolgente . La scenografia, però, non è adeguata e non molto chiara . Il mio voto è 6 perché l’inizio era po’ noioso e il finale non è stato chiaro, per me.

Alessia Pizzigoni

 

 

La scena che mi ha colpito di più è stata quella in cui Tommaso ha insultato Riccardo. Mi ha colpito in particolar modo perché non avrei mai pensato o immaginato che due migliori amici, in particolare Tommaso, insultasse cosi pesantemente Riccardo, dato che si tratta di un’amicizia strettissima. Il mio personaggio preferito è Riccardo (anche se è definito uno “sfigato” che non ha amici al di fuori di Giulia e Tommaso), perché affronta la realtà e vive bene da solo, non ha problemi con la gente. Secondo me le dipendenze sono inutili, inoltre, se uno va avanti, la situazione può diventare gravissima perché alla fine il corpo chiede sempre quella sostanza (tipo la nicotina)e non puoi farne a meno. La recitazione è stata soddisfacente e gli attori sono stati molto bravi a recitare le scene, la musica era perfetta e si adattava benissimo al tema del racconto e della storia, ogni personaggio aveva un ruolo perfetto. Il mio voto è 8 perché mi è piaciuta la storia, non tanto il finale però. Tutto sommato, è stato bello, mi è piaciuto ilo modo in cui gli attori recitavano e poi io non sono mai andato al teatro e il primo impatto è stato positivo.

Mattia Sollai

 

 

La mia scena preferita è stata quando Letizia si è messa a parlare del significato di“navigare”, perché dice tante parole molto toccanti nel loro significato, secondo me. Il mio personaggio preferito è Riccardo perché, nonostante i suoi due amici lo incoraggiassero a bere e a fumare, lui non cede. Il tema affrontato è molto forte, perché narra di un argomento che perseguita tutti i ragazzi di oggi, cioè: la dipendenza da qualcosa o qualcuno. Secondo me, la recitazione è stata molto semplice ma poco accurata, le musiche sono state forti e vivaci in alcuni momenti, mentre la scenografia monotona e noiosa. A questo spettacolo io come voto do 7, perché sono stati abbastanza bravi a recitare e ad affrontare questo tema, ma il genere non è il mio forte.

Megan Tedeschi

 

 

Mi è piaciuta di più la scena in cui Letizia si ubriaca in una discoteca e va a finire all’ospedale, perchè dimostra quanto siano pesanti le conseguenze di azioni superficiali come bere alcolici per divertirsi. Il mio personaggio preferito è Letizia perché vuole farsi notare dagli estranei e lo fa con azioni che la danneggeranno. Mi è piaciuto molto perchè parlava delle dipendenze che possiamo avere tutti noi. Ho apprezzato come hanno recitato, la musica sembrava adatta alle scene e piacevole, non mi è piaciuta però la scenografia. Il mio voto complessivo è 8 perchè lo spettacolo tratta di dipendenze che fanno male, di quelle che abbiamo noi ragazzi e ragazze e per le quali ci roviniamo il nostro futuro.

Henrry Trinidad

 

 

Mi è piaciuta la scena nella quale Riccardo si ubriaca si veste come ragazza, perchè faceva ridere. Il mio personaggio preferito è Riccardo perché gli interessavano i giochi elettronici e ci giocava tanto, sicuramente perché si sentiva solo. Lo spettacolo non mi è piaciuto nel complesso, non mi ha coinvolto. La recitazione mi è piaciuta perché gli attori erano bravi, ma la scenografia era molto semplice e ripetitiva. Il mio voto complessivo è 5 ½ perché con tutto quello spazio in cui muoversi potevano fare di più.

Francesco Trovato

 

 

A me ha colpito la scena in cui Letizia sta male, non riesce a stare in piedi perché le gira la testa e ha bevuto troppo. Mi ha colpito perché si capisce quali sono gli effetti e le conseguenze dell’alcool e del fumo. Il mio personaggio preferito è Tommy perché è quello che mi faceva più ridere e secondo me è il più simpatico e forse anche quello più stupido ma, dietro alla sua stupidità, io ho visto della fragilità. Secondo me le dipendenze sono un bel problema da affrontare, soprattutto con adolescenti e preadolescenti, perché di solito è a quell’età che si inizia a fumare, bere, ecc. Per me è stupido iniziare a fumare solo perché un amico ti offre una sigaretta o perché l’ho fanno tutti. Le dipendenze rovinano le persone che quasi sempre non riescono più ad uscirne. Più si fuma o si beve e più i problemi vanno via, ma io non ci credo perché non può essere una sigaretta o una bottiglia di birra a fare andare via i problemi, ma le persone pensano di risolvere tutto facendo così e non si rendono conto che si rovinano la salute. Secondo me gli attori sono stati molto bravi, erano ben preparati e hanno saputo interpretare bene la parte di ragazzi con dipendenze. Le musiche, oltre ad essere belle, erano anche adatte alle varie azioni e ai vari momenti. A me non è piaciuto molto il fatto che la scenografia fosse sempre quella, perché secondo me dovevano cambiarla quando si cambiava luogo o argomento.Io a questo spettacolo do 7½ perché mi è piaciuto abbastanza il tema trattato e mi ha fatto capire alcune questioni. Però non mi è piaciuto quando la ragazza si spogliava, quando dicevano parolacce e quando fumavano perché si sentiva la puzza e mi dava fastidio. Comunque nel complesso mi è piaciuto.

Grazia Truffelli

 

 

La scena che mi ha colpito di più è quella in cui Letizia va in ospedale, perché mi ha fatto un po’paura e sembrava indemoniata.Il mio personaggio preferito è Tommaso, perché ha sia l’umorismo sia un po’ di serietà. Il mio giudizio sul tema è che è molto importante che gli altri non si fidino di persone che bevono e fumano, perché poi ti inviteranno a fare la stessa esperienza. A mio giudizio la recitazione è presentata bene, alcuni dialoghi non si capivano. Le musiche non si sentivano, perché erano di sottofondo. La scenografia era insufficiente.Il mio voto è: 5½ perché la recitazione era accettabile e il tema era significativo, però le scenografie hanno creato un ambiente monotono.

Sharon Velasquez

 

 

La scena che mi ha colpito di più è stata quella in cui Letizia ha mandato a quel paese i suoi genitori.Il mio personaggio preferito è Riccardo perché è divertente il suo modo di comportarsi.Per me questo è un argomento adatto per i ragazzi dell’età di tredici/quattordici anni perché possano riflettere bene ed evitare di fare cavolate. A me non piace il modo in cui è stato arredato il palcoscenico, era troppo spoglio per accogliere le vicende che accadevano. Il mio voto è 3 perché non mi è piaciuto il tema e perché non sono stato colpito neanche dalla scenografia.

Paulo Yazon

 

 

La scena che mi ha colpito di più è stata quando Letizia ha invitato a casa sua i suoi due amici e Riccardo ha vomitato sul suo pavimento dopo aver bevuto e se ne sono andati lasciando a lei il compito di pulire e risistemare tutto, prima che i suoi arrivassero a casa. La scena mi ha colpito ma in modo negativo per il menefreghismo dei suoi amici ubriachi e la disperazione di Letizia.Il mio personaggio preferito è Tommaso, è quello che mi ha fatto più ridere, ma anche dispiacere per la sua situazione familiare e forse è stato lui a trascinare i suoi amici nel mondo della dipendenza. Queste forme di dipendenza (come le sigarette, la droga ecc.) secondo me sono uno spreco di soldi, ti mandano in fumo il cervello e non capisci più niente, credi di dimenticarti dei tuoi problemi, ma i problemi ci sono e vanno risolti ,non evitati, anche se molti ragazzi iniziano a fumare a quest’età. Per ora, sinceramente, non voglio provare, soprattutto perché non voglio dipendere da niente e da nessuno. La recitazione è stata molto convincente , le musiche erano adatte alle situazioni, la scenografia non mi è piaciuta perché era un po’ povera e sempre la stessa. Il mio voto è 8½ perché, in genere, la storia mi è piaciuta, anche se alcuni passaggi erano difficili da capire e anche alcune scene, come quella dove portano Letizia in ospedale che, secondo me, non era chiara.

Silvia Zagheno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cristiana La Capria

Insegna appassionatamente lettere in una scuola secondaria di secondo grado. Si interessa di pedagogia delle differenze e studia il potenziale educativo di cinema e narrativa. Si occupa di formazione degli insegnanti. Scrive saggi e ultimamente testi di narrativa.

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