Caro Valerio …

Questa lettera è per te. Questa immagine che fa da cornice è per te. In elegante silenzio e con velate apparizioni tu, Valerio, sei il nostro socio fondamentale. E lo sei – fondamentale – per più di un motivo. Innanzitutto perché è stata tua l’idea di dare luce a un blog dove trasferire le abbondantissime parole che popolano le nostre menti complesse; tu dicesti che uno spazio digitale sarebbe stata la soluzione al nostro problema di trovare un posto al sole. E avevi ragione: abbiamo trovato il nostro posto al sole in mezzo a oltre 600 “I like” e a oltre 900 followers. Impensabile. Tu hai architettato la forma, hai selezionato il template, hai maneggiato e adattato testi, immagini, grafiche e disgrafiche varie. Ma, sopra a ogni cosa, caro Valerio, tu hai governato con lucidità le nostre insistenze, hai gestito e maneggiato con calma i nostri, i miei attacchi di ansia, gli appelli mossi da infondate angosce da pubblicazione, di smarrimenti tra pixel e tag; e ancora le richieste di prontissimo intervento tecnico in piena notte, in pieno giorno, in pieno Natale, in pieno Ferragosto. Certo, diciamo anche che il tuo destino eroico te lo eri un po’ previsto, diciamo che il tuo destino te lo eri già scritto nel nome “Patience & Perseverance Specialist, nonché CMS (Con la Massima Sopportazione)”, il tuo titolo di presentazione sul blog. Ed è un titolo che hanno in pochi, lo sappiamo bene, un titolo che nessuna laurea, nessuna enciclopedia garantisce. Un titolo raro. Tu, Valerio, ci hai aiutate, sopportate, supportate, sostenute, sollevate senza mai un lamento. Tu ci hai permesso di diffondere “il verbo” nei mari dei social networks, ci hai aperto nuovi mondi, ci hai insegnato nuovi mondi e ci hai reso dipendenti da nuovi mondi, ti rendi conto? Tu hai cambiato il setting mentale di tre donne, per formazione arroccate sulla cima delle metafore e degli endecasillabi della letteratura italiana; tu hai ammorbidito i nostri canali relazionali, ci hai introdotte su nuove piste di gioco comunicativo.

Caro Valerio tu – per noi già amico e cugino – sei diventato un compagno di viaggio intellettuale tra i mari del digitale, assolutamente indispensabile. Indispensabile. Noi lo sappiamo, lo crediamo. E te lo diciamo.

 

Le tue Angels: Cristiana & Daniela & Stefania.

Cristiana La Capria

Insegna appassionatamente lettere in una scuola secondaria di secondo grado. Si interessa di pedagogia delle differenze e studia il potenziale educativo di cinema e narrativa. Si occupa di formazione degli insegnanti. Scrive saggi e ultimamente testi di narrativa.

3 risposte

  1. Valerio ha detto:

    Care Angels,
    mi avete preso in contropiede, proprio non me l’aspettavo. Mi avete emozionato.
    Forse è troppo per me. Magari pecco di modestia o forse, come avete detto “non mi rendo conto”, ma avete saputo
    scegliere le parole giuste per comunicare e trasmettere emozioni forti nei contesti di vita semplici, di tutti giorni. Ed è proprio questo quello che abbiamo bisogno tutti, espressioni vere e sentite anche quando sembra che sia tutto normale. Esprimere quello che si sente o quello che è per noi reale dovrebbe essere la prerogativa dell’ umano essere e non solo una virtù di pochi.
    Solo per dirvi che faccio quello che faccio perchè vi voglio bene e queste vostre parole spiegano chiaramente anche il perchè vi voglio bene.

  2. stefania ha detto:

    Caro Valerio, lassù tra le montagne mi sono arrivati dei brividi e una forte emozione per le parole che ci hai rivolto. Condivido tutto quello che ha scritto Cristiana e aggiungo che per me tu sei un vero e proprio mentore tecnologico.
    La tua cugina Maleficent

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