FRANCES HODGSON BURNETT, IL GIARDINO SEGRETO

Le classi prime (sezioni A, B, C, E, F, H, O, P) della Scuola Statale Secondaria di primo grado “Giacinto Diano” di Pozzuoli hanno partecipato al Progetto “Lettori in gioco”. Un torneo di lettura, che per quest’anno, a causa del Covid 19, non si è concluso con la canonica sfida tra classi. Durante l’anno, gli alunni hanno letto sette romanzi di autori classici e contemporanei e di vario genere: dall’avventura al fantasy. Nel secondo quadrimestre i ragazzi sono stati impegnati nella recensione di quei libri che li avevano maggiormente colpiti. Vi presentiamo qui due elaborati selezionati dai docenti di Approfondimento che hanno collaborato al progetto, Francesco Saverio Annunziata, Luisa De Rosa, Anna Florena e Susy Scotto di Carlo, e dai docenti referenti del progetto stesso, Daniela Contrada e Giuliana Manna.

Tra i classici da proporre ai nostri alunni è stato scelto il romanzo di formazione della scrittrice inglese Frances Hodgson Burnett, Il giardino segreto, pubblicato nel 1910; un libro che, attraverso il tema del giardino come luogo dell’anima e metafora della crescita, trasmette ai ragazzi i valori dell’amicizia e dell’amore per la natura e per il prossimo. Ecco le recensioni di due giovani lettrici!

 

“Il giardino segreto”, recensione di Valeria Celentano, Classe I E

La storia

Il libro che andremo a recensire oggi è una storia molto vecchia ma piena di significati, che ha cambiato il pensiero di moltissimi genitori ed educatori degli inizi del ‘900. Grazie all’amicizia di due ragazzini, cresciuti senza la presenza dei genitori, si creerà un rapporto solido, fatto di rispetto, risate, e in pieno contatto con la natura, che farà di loro gli adulti di domani. Entrambi i personaggi, irascibili, chiusi e anche un po’ malaticci, traggono l’uno dall’altra la forza di crescere e cambiare, scoprendo cose a loro del tutto sconosciute che mai avrebbero immaginato… come un giardino pieno di segreti da scoprire, rose da coltivare e rivelazioni interessanti.

Il protagonista

È chiaro che la protagonista sia Mary, bambina con un carattere molto forte, che scopre in se stessa una grande curiosità, ma che coinvolge altri due personaggi (Colin e Dickon) certo non meno importanti, senza i quali mai avrebbe potuto sviluppare il forte senso dell’amicizia.

Mary, facendo scoprire a Colin la gioia di vivere, rivede se stessa quando era ancora in India: viziata, arrabbiata e senza scopi… facendole ancor più apprezzare le tante diversità che offre la natura.

Dickon un po’ più grande e con la sua surreale dote di attrarre gli animali, rappresenta il collante tra Mary e Colin, stimolando ancor di più il loro amore per la natura.

La citazione

“Ma voi piacete a voi stessa?” Mary esitò un attimo e ci pensò su: “No, per niente veramente. Non ci avevo mai pensato prima d’ora” . Questa è una frase che mi è rimasta impressa nonostante io abbia letto “Il giardino segreto” molto tempo fa. Questo fa intendere quanto Mary era sola e infelice prima di conoscere i suoi nuovi amici e scoprire il giardino segreto, ma fa pensare soprattutto a quanto noi, ancora al giorno d’oggi, ce lo chiediamo così poche volte. Siamo invece afflitti dalla frase “piacerò agli altri?”. Il problema è che pensiamo sempre a quello che pensano gli altri, mentre mai a quello che pensiamo noi. Potremmo vestirci da banana a una cena importante, perché agli altri piacerebbe… ma a noi piace vestirci da banana?

La scena

Credo che la scena che mi ha colpito di più sia quando per la prima volta Colin si alza dalla sedia a rotelle mostrando la sua caparbietà nel voler vivere di nuovo, provocando la commozione del suo giardiniere Ben Weatherstaff.

Il voto

L’ho trovato molto interessante e profondo, credo che questo libro si meriti un bell’8.

“Il giardino segreto”, recensione di Dominique Colucci, Classe I A

La storia

Il “Giardino segreto” racconta di una bambina di nome Mary che, dopo la morte di entrambi i genitori, va a vivere da suo zio, Lord Craven, un nobile che vive in un grande castello, infatti Mary quando arriva apprezza il senso di libertà di quel luogo. Mary viene a conoscenza che suo zio è malinconico da quando sua moglie è morta nel loro giardino, proprio per questo suo zio decide di chiudere il giardino e sotterrare la chiave, ma Mary grazie all’aiuto del giardiniere riesce a ritrovarla ed entrare nel bellissimo giardino. Una notte Mary sente nel castello il lamento di un bambino: suo cugino Colin, lì dalla nascita, che Mary cambierà totalmente, trasformandolo da bambino isterico in un bambino dolce. Colin viene a conoscenza del segreto del giardino “incantato” e da debole e malato riuscirà a camminare e a sorridere. Mentre il padre, dopo una lettera ricevuta, arriva nel giardino, vede suo figlio camminare e da quel momento loro tre diventeranno una vera famiglia, Mary cambierà totalmente dopo aver conosciuto l’affetto.

Il protagonista

I protagonisti sono: Mary Lennox, Colin Craven e Dickon Sowerby. La vera protagonista, Mary ha dieci anni ed è cresciuta in India, dove è stata trascurata dai genitori e viziata dalla servitù, vivendo senza affetto, diventa egoista e antipatica. Colin era un bambino malato cugino di Mary, mentre Dickon era un piccolo contadino gentile ed affezionato alla natura.

La citazione

Per me le citazioni più belle nel libro sono due: “Le risate sono più efficaci di qualsiasi medicina” e “Non bisogna mai cominciare pensando che sia troppo tardi”.

La scena

In questo libro ci sono tante scene belle, ma la più bella è quando Mary e Dickon aiutano Colin a camminare permettendogli di ritornare a sorridere.

Il voto

A questo libro do un 10. È una bellissima storia di tre bambini, che imparano l’uno dall’altro moltissime cose, come l’amore e l’amicizia, due tra i valori che io prediligo.

 

Daniela Contrada

Grafica pubblicitaria, storica dell’arte e restauratrice, ha operato a lungo nei rispettivi settori prima di dare sfogo alla sua creatività nell’insegnamento di materie letterarie presso la scuola secondaria di primo grado.

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