NAPOLI VELATA

– di Ferzan Ozpetek, Italia, durata 113 minuti –

Impossibile da svelare

A CHI? A uomini e donne che hanno dei conti in sospeso con il passato e adorano il mistero.

PERCHE’? Per attraversare i simboli di passione annidati nelle pieghe del velo che ammanta Napoli.

IL FILM. La città napoletana è la capitale del lavoro di Ozpetek che ritrae il profilo lucente e funzionale della città, affonda l’occhio nello stomaco storico dei monumenti, dei vicoli, penetra nelle arterie dei mercati colorati, nei sottoscala ammuffiti degli edifici, aggira il mare da balconate perse nel verde, affronta le strade spiandole dal basso, occupa spiaggette nascoste, si immerge nel blu delle baie, rivela le fattezze del Cristo velato. Dentro queste braccia metropolitane viene concepita la storia di Adriana, la sua solitudine, le ombre scese sulle sue origini, la ricerca di un amore, la fuga dalla verità che la assilla. Nel vortice formato dalla tromba di una scala, lunga, roteante fino a fare girare la testa, si avvia la vicenda della protagonista che vive un occasionale, denso e sanguigno incontro sessuale che sfiorisce nel misterioso omicidio di lui. Chi è stato? Lungo il tragitto che porta alla ricerca di prove, di testimonianze e di verità perdute, si incontrano una serie di figure che interpretano altrettanti simboli antropologici che celebrano i principi strutturali dell’umano e fanno un inchino alla città attraverso cui tali simboli si manifestano. Tornano i temi dell’omosessualità, della coralità dell’esperienza, del gruppo che fa corpo intorno ai dolori e alle gioie e si pone come antidoto alla famiglia che, in questo film più che in altri, appare stracciata, dolorante, ricca di bugie, di intrighi, di paure. Si innesta nell’intreccio il tema del doppio, la visionaria attitudine a vedere ciò che non c’è, oppure a vedere ciò che nessun’altro riesce a vedere; Adriana, nell’inseguire le tracce di un incontro perduto, per riannodare le fila di un legame appena nato e già interrotto, partorisce finalmente il desiderio di amore, si lascia andare al dolore, avvia la rinascita. E alla fine? Chi ha compiuto l’omicidio? Chi si nasconde nel buio della città? Da vedere per perdersi nelle tinte sanguigne di una città di cui si avvertono perfino i profumi, di incenso e di mare; per farsi catturare da emozioni che i volti umani, così come quelli della città, fanno palpitare senza tregua. Buona visione. Che il mistero sia con voi.

Cristiana La Capria

Per acquistarlo clicca sotto

Cristiana La Capria

Insegna appassionatamente lettere in una scuola secondaria di secondo grado. Si interessa di pedagogia delle differenze e studia il potenziale educativo di cinema e narrativa. Si occupa di formazione degli insegnanti. Scrive saggi e ultimamente testi di narrativa.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *